Il Monitoraggio del Gas Radon

Un’esigenza di Sicurezza Ambientale e Sanitaria da gestire con professionalità ed esperienza

08/10/2024

a cura dell’ Ing. Alessio Formicola,

Esperto di Radioprotezione e Coordinatore della Commissione Esperti Risanamento Radon dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli

 

 

Con l’approvazione del D.Lgs 101/20 e s.m.e i. e la pubblicazione del PNAR (Piano Nazionale Azione Radon), il legislatore ha acceso un faro sul gas radon, sulle relative implicazioni sulla salute pubblica, affrontando i temi della prevenzione, in maniera attuale e incisiva. L’introduzione della normativa di riferimento, unitamente alla pubblica attenzione sul tema, ha non solo suscitato un dibattito sulla necessità di prevenzione, bensì ha anche determinato il profilarsi di nuove opportunità, nel panorama delle professioni scientifiche, spingendo sempre più professionisti a formarsi per poter affrontale in modo professionale. Cos’è il gas radon? È un gas radioattivo naturale che proviene dalla disintegrazione dell’uranio, presente nelle rocce e nel suolo. Inodore, incolore e insapore, nella maggior parte dei casi, se ne ignora la presenza, ma, al contrario, può accumularsi negli edifici e rappresentare un rischio significativo per la salute, costituendo la seconda causa principale di cancro ai polmoni, dopo il fumo di sigaretta. Il gas radon costituisce un pericolo evidente, atteso che emette radiazioni ionizzanti che possono danneggiare il tessuto polmonare, quando inalato in concentrazioni elevate e per lunghi periodi. Il monitoraggio del gas radon è essenziale affinché si possa prevenire l’esposizione a lungo termine a concentrazioni elevate, che, giustappunto, può causare gravi problemi di salute. Pertanto, è fondamentale misurare i livelli di radon, presenti negli edifici, soprattutto in quelle aree dove la geologia favorisce una maggiore concentrazione di gas, nonché in tutti i locali, al chiuso, prossimi al sottosuolo. In tal senso, il D.Lgs. 101/20 e .m.e.i, ha provveduto ad individuare precisamente (art.16) i luoghi di lavoro, oggetto di tali monitoraggi e, unitamente, il PNAR, attualmente in divenire, ha provveduto a disegnare le aree italiane maggiormente a rischio per la salute pubblica. Pertanto, il primo passo che il professionista incaricato, Esperti in Interventi di Risanamento Radon ed Esperti di Radioprotezione, deve compiere, per affrontare il tema del Gas Radon, è sicuramente l’individuazione dei Laboratori che possano supportarlo nell’attività di misurazione della concentrazione di Radon. Per scegliere un laboratorio accreditato per il monitoraggio del Gas Radon è necessario considerare alcuni aspetti chiave che garantiscono l’affidabilità e l’accuratezza dei risultati.

 

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