Non è una diavoleria tecnologica di nuova invenzione e neppure il risultato di scellerati esperimenti.
Il radon esiste da sempre. È un gas radioattivo ed è un elemento chimico che viene rappresentato sulla tavola periodica di Mendeleev dal simbolo Rne numero atomico 86.
Considerando la sua posizione nella tavola periodica, il radon è un gas nobile ossia un gas inerte, quasi incapace di reagire con altri elementi a formare legami molecolari. In quanto gas nobile, il radon è un gas raro, presente solo in piccolissime percentuali nell’atmosfera.
La sua scoperta, effettuata da Robert B. Owens ed Ernest Rutherford, risale al 1899 quindi poco dopo la scoperta del Polonio e del Radio (da cui discende il radon) da parte dei coniugi Curie (1898).
Pur essendo un gas, il radon è molto pesante (il più pesante tra i gas nobili) e a temperatura e pressione standard è inodore e incolore e non percepibile dai nostri sensi. Grazie alla forte dispersione in atmosfera, all’aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati ma, nei luoghi chiusi (case, uffici, scuole, ecc) può arrivare a valori che comportano un rischio rilevante per la salute dell’uomo, specie per i fumatori.
Immagine: Terme Radioattive di Cava Scura, Barano D’ischia
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